La Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) all’interno del C.A.I. è presente a livello nazionale, regionale ed anche sezionale.
La Commissione Centrale TAM (CCTAM) fa parte degli Organi Tecnici Centrali e venne istituita nel 1984 (www.cai-tam.it). I suoi compiti sono promuovere e diffondere la conoscenza dei problemi della conservazione dell’ambiente, anche mediante l’opportuna diffusione di adeguate conoscenze naturalistiche.
La CCTAM ha anche, tra i suoi compiti, quello di proporre al Consiglio Centrale opportune iniziative di salvaguardia dell’ambiente naturale e culturale montano. La CCTAM svolge anche il ruolo di denunciare alla Presidenza Generale ogni manomissione dell’ambiente naturale montano, suggerendo iniziative adeguate. Attraverso la formazione di Commissioni Regionali ed Interregionali promuove la formazione tecnica e l’informazione dei quadri tecnici delle commissioni stesse per assicurare uniformità di intenti e di indirizzi.
I compiti ed i ruoli di questa commissione sono molteplici ed includono l’individuazione delle criticità nell’ambiente montano rappresentate, giusto per citare qualche esempio, da cave, rifiuti abbandonati, opere antropiche all’interno di aree protette, circolazione di mezzi motorizzati, etc.
I principi che ispirano e guidano la politica ambientale del C.A.I. a livello nazionale sono quelli descritti molto chiaramente nel “Nuovo Bidecalogo”, nella sua versione finale del 26/05/2013.
Il Nuovo Bidecalogo è il documento che descrive le linee di indirizzo e di autoregolamentazione del C.A.I. in materia di ambiente e tutela del paesaggio. Questo importantissimo documento è costituito di due parti, ciascuna composta di 10 punti. La prima parte si intitola “Posizione e impegno del C.A.I. a favore dell’ambiente montano e della sua tutela”. La seconda parte invece riguarda la “Politica di autodisciplina del CAI”. I temi trattati quindi comprendono le posizioni del C.A.I. nelle relazioni con gli Enti Pubblici, con le popolazioni che abitano la montagna ma anche durante le attività sportive specifiche quali alpinismo, scialpinismo, vie ferrate, eccetera. Infine, il Nuovo Bidecalogo parla anche del ruolo e della posizione del C.A.I. nei confronti di strutture essenziali quali rifugi, bivacchi e capanne sociali. Queste strutture, delle quali tutti i fruitori della montagna beneficiano, richiedono una corretta gestione e una costante manutenzione per ricoprire il ruolo di presidi culturali e di pubblica utilità in quota nel territorio montano.
Da queste poche righe si capisce come gli ambiti di interesse per le Commissioni TAM siano molteplici e diversi. Questo è uno stimolo positivo che permette l’interazione con le altre Commissioni della nostra Sezione a diversi livelli. Le attività degli operatori TAM vengono coordinate, per la maggior parte, dalla (Commissione regionale TAM – Emilia Romagna) la quale ha un’attività costante e si incontra con regolarità.